Pensi al Vietnam e tutto immagini tranne che possa essere un paradiso dove la cultura del benessere regna sovrana e dove semplice è recuperare la pace interiore e una diffusa sensazione di serenità. La mia prima volta in Vietnam ha scardinato tutte le mie (false) credenze, facendomi conoscere un luogo e un popolo capace di valorizzare l’uomo, ponendo al centro le sue esigenze, il suo valore, i suoi bisogni. Qui prendersi cura della propria salute è una priorità e l’esercizio quotidiano è un appuntamento irrinunciabile, vitale, tanto da incontrarsi al mattino presto o all’ora del tramonto nei prati e vicino ai laghi o ai corsi d’acqua per condividere momenti di esercizio accompagnati da musica e coreografie. Sessioni di Tai chi, yoga o aerobica di gruppo danno il buon giorno o accompagnano verso il riposo notturno nel segno dell’armonia e del recupero dell’equilibrio. Visitare il Vietnam è come concedersi un lungo massaggio per l’anima, dove la rigenerazione fisica sposa la riattivazione della mente ma secondo le regole della tranquillità. Lo stress cede il passo al culto del silenzio, il vigore convive con la rilassatezza complici scenari suggestivi in cui si respira l’energia della natura e la forza della storia, la tossicità della quotidianità si trasforma in elisir di lunga vita. E’ per questa ragione che ho deciso quest’annoTornerò sicuramente in questi luoghi per rivedere gemme di sconfinata bellezza come Halong Bay, Phong Nha Ke Bang, Hoi An e le sue antiche strade e le isole Cham, ma anche per concedermi la gioia di iniziare una giornata guardando il sorgere del sole sulla spiaggia di Danang. La felicità nasce qui.