Equilibrare e armonizzare l’essere umano nella sua globalità, rafforzare le funzioni cerebrali, sviluppare poteri psichici, ma anche lavorare sulla formazione del carattere e migliorare lo stato di salute psicofisica: a questo conduce il Qi Gong, disciplina energetica millenaria basata sul coordinamento tra movimenti dal centro interiore (dantien) con il respiro. Introdotta nel V secolo nel monastero di Shaolin in Cina dal monaco buddista originario dell’India Bodhidharma, questa forma di ginnastica ancestrale si compone di movimenti lenti e morbidi associati a concentrazione e al controllo della respirazione, di posture e stiramenti – presenti anche nella medicina cinese e nella tradizione taoista – che portano al fluire e al controllare l’energia vitale per trovare l’armonia.
Se “controllare l’energia” è la sua essenza, “la giusta pratica” è tra i suoi fondamenti che vede nello sforzo causa di dolore e nel superamento dei propri limiti elementi nocivi che impediscono di muoversi con consapevolezza. Per raggiungere bilanciamento e allineamento spazio dunque ad esercizi dolci e regolari che consentono di accumulare qi (energia vitale). Il Qui gong è proprio questo: l’arte di coltivare il Qi, accrescerlo, rafforzarlo e raffinarlo, attraverso tecniche esterne e spirituali che hanno ricadute positive non solo sugli organi del corpo, ma anche sul sistema nervoso, sul sistema immunitario e sull’apparato cardiocircolatorio. Nella versione “statica” e “dinamica”, questa disciplina viene inoltre spesso inserita in programmi di benessere che comprendono esercizi e automassaggi Taoisti – utili per migliorare la respirazione interna e per il potenziamento energetico – e la pratica del Tai chi chuan. Come ricorda infatti una metafora taoista “praticare il Qi gong senza studiare il tai chi chuan è come voler far andare una macchina potente senza aver messo benzina”.
Dove si pratica il Qi Gong
Terre di equilibrio e rigenerazione, luoghi di pace e benessere, spazi dove il tempo ha un flusso sconosciuto ai più e a scandire le giornate sono i cicli naturali di sole e luna: Thailandia e Vietnam non potevano che essere le scenografie ideali dove approcciarsi alla pratica del Qi Gong che, nata in Cina, si è rapidamente diffusa nei paesi del resto d’Oriente. L’arte del movimento lento e il culto del controllo dell’energia ha poi valicato i naturali confini delle sue origini contaminando culture apparentemente distanti da quella in cui affonda le sue radici, come quella Europea.
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