Lo Yoga è spirituale? E’ importante innanzitutto definire cosa si intenda per spiritualità…
Oggi abusiamo un po’ tutti della parola spiritualità legandola al concetto di benessere, di sentirsi bene (il che comunque è un buon inizio!). Ma forse il significato è più profondo, significa trovare una connessione con la nostra vera natura profonda che è luminosa e pacifica. Uno stato mistico che non è facile raggiungere, che richiede un lavoro costante e soprattutto coerenza di vita.
Perché a volte è così difficile adottare uno stile di vita armonioso? Perché non siamo ancora pienamente risvegliati alla nostra natura spirituale. Come possiamo vivere in armonia se non siamo collegati al nostro scopo superiore nella vita?
Le pratiche ayurvediche e yogiche ci portano pace, non alti. Ci supportano; non ci bruciano. Tuttavia, per raggiungere questo luogo, dobbiamo passare attraverso il fuoco del risveglio della nostra coscienza. Questo processo è onesto e non sempre piacevole. Con l’onestà verso noi stessi all’inizio, sentiamo disagio e dolore, quindi ci allontaniamo. Abbandoniamo queste pratiche che, anche se difficili, portano all’armonia e alla luce perché la luce ferisce i nostri occhi. Quindi come si fa a creare armonia? Come diventiamo viaggiatori di successo nel nostro viaggio?
Ci sono molte strade per l’emancipazione, ma nessuna è più grande della nostra personale esperienza diretta di Dio.Che si raggiunge attraverso la meditazione e la preghiera. Nel silenzio della coscienza c’è la luce di Dio, l’infinito, che riempie e sostiene e ci può permettere di creare il cambiamento in noi e poi fuori di noi. Più conosciamo la nostra natura divina, il nostro spirito, più siamo autorizzati ad agire in armonia. Un primo passo è per molti l’approccio alla pratica della meditazione. E si approfondisce quando riusciamo a meditare su ogni azione della nostra vita, quando la nostra vita stessa diventa una meditazione, facendo emergere la nostra vera natura. Siamo allora pronti per unirci alla pura coscienza. Diventiamo uno con Dio.
Che tristezza vedere che la laicità alla moda invece di aprirsi a tutte le religioni, impone una “non religione” e un veto totale. A volte si chiede addirittura a chi tiene lezioni di Yoga nelle comunità, in nome della laicità, di non evocare la nozione di spirito o di Dio durante le lezioni, per paura di …….?
Amo utilizzare la parola anima per descrivere i miei viaggi, nelle proposte che faccio, ma una volta mi è stato detto “no, la parola anima non bisogna usarla, le persona hanno paura”. E invece io insisto e quando propongo un ritiro yoga in India o semplicemente in montagna o al mare in Europa, un soggiorno ayurvedico, una vacanza benessere, spero sempre che sia proprio la propria anima e Dio che i miei viaggiatori vadano ad incontrare.